Perchè scrivere un libro con argomento il canile?

Cominciare il titolo di un articolo con una domanda so che è poco consono ma vi assicuro che leggendo il pezzo capirete che la risposta è insita nelle parole che troverete di seguito.

Questa foto, concessa dalla Associazione amico Onlus di Sestu (Cagliari), è molto rappresentativa del pensiero ricorrente alla vista di un canile: prigione, lager, sottostimolazione, siamo sicuri che sia sempre così? Per formamentis l’uomo, vista la sua motivazione epimeletica, è portato a vedere ciò che sembra e non ciò che è; nel caso del canile l’esempio è lampante . Vedere una rete, un cane in un box, porta l’esterno a pensare che sia tutto un inferno, un luogo dove i cani siano poveri di stimoli e di animo: questa è la visione PIETISTICA!

Niente pietà ma solo aiuto!

Questa è la mia visione e che riporterò nel mio nuovo libro (non posso rivelarne il titolo per ragioni editoriali) che parlerà di come vorrei o dovrebbe essere un canile e soprattutto delle modalità gestionali atte a far uscire i cani verso una nuova vita.

Si pensa che l’attività  principale del canile siano gli affidi ma essa è la punta dell’iceberg. perchè, dietro di essa, ci sono altre dinamiche che devono essere valorizzate perchè sono il cuore del canile: inserimenti nei box, gestione dei box, attività per raccogliere fondi; attività che valorizzano il cane in modo da esaltare la sua soggettività.

Ecco, questo è il fulcro del mio nuovo testo! Non esaltare una visione pietistica o accentuarla ma al contrario creare visione di un canile come momento di incontro, di formazione per poter portare il personale a fare affidi che abbiano pochissimo margine di errore ( un cane che rientra sconvolge gli equilibri); questo ci da l’idea chiara che l’affido è il risultato di attività pregresse.

Il  libro non vuole essere un manuale tecnico ma uno spunto per tutti coloro che lavorano all’interno dei canili e per tutti coloro che vogliono che un cane in canile lo vogliono adottare ma non per un solo atto d’amore verso qualcuno di più sfortunato ma per un obiettivo congiunto: migliorarsi la vita, è un pensiero che vale per entrambi (cane e uomo). Il libro avrà un seguito di giornate formative ed informative presso strutture, biblioteche per allargare la visione futura del canile.

Queste sono in sintesi le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere un libro sull’argomento, a tratti spinoso e delicato, canile.

Marzio